Biografia

Renzo Tubaro

Gli studi dove lavora

Lavora fino agli inizi degli anni 60 nella casa natale a Codroipo.
Successivamente, trasferitosi per motivi di lavoro come insegnante a Udine, trova il suo primo, luminoso studio: un enorme stanzone-studio dalle alte pareti “d’un antico palazzo seicentesco semiabbandonato, ingombro di tele, di manichini polverosi, di oggetti inutili, con le finestre che davano su uno splendido giardino incolto e inselvatichito”. (Licio Damiani, La Panarie n.20, Udine marzo 1973). Si tratta del Palazzo Fistulario-Plateo-dePortis, che sin dagli anni Venti ospitava nella filanda, quindi nelle scuderie ed in altri spazi dimessi, studi di artisti. Storico luogo di incontro ed elaborazione artistica, Palazzo Plateo ospitò, tra gli altri, lo studio del fotografo Silvio Maria Buiatti (1890 - 1982), lo studio dello scultore Max Piccini (1899 - 1991), del pittore Ottorino Pellegrini (1903 - 1982)(1906 - 1991), e lo studio di Renzo Tubaro.
Nel 1971 si trasferisce nel nuovo studio, “alla periferia di Udine, con le finestre che danno sulla campagna, in un quartiere echeggiante di voci di bambini, inondato, in primavera e d’estate, da esplosioni di colore di gerani, di rose, d’oleandri traboccanti da terrazze ed aiuole". (Licio Damiani, La Panarie n.20, Udine marzo 1973).

Altri riferimenti bibliografici
Renzo Tubaro, affreschi 1949-1966, a cura di Fulvio Dell'Agnese, schede di Franca Merluzzi. Ed. a cura del Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, 1997