Opere

Renzo Tubaro

Spesso i temi ...

Spesso i temi proposti furono sottoposti a revisione oppure a modifiche più o meno rilevanti. Non tutti i bozzetti presentati sortirono l’effetto desiderato; alcuni non vennero realizzati: è il caso dello studio dell’Assunta, eseguito nel 1965 per il duomo di Udine, in sostituzione degli affreschi settecenteschi distrutti nel 1945.

Stando a quanto riferito da Tubaro, l’attività di pittore d’arte sacra presentava sia nella fase progettuale, sia in quella esecutiva, problemi e difficoltà che egli affrontava da solo, senza l’aiuto di collaboratori e tanto meno di una bottega ben organizzata come era in uso presso i decoratori dei primi decenni del Novecento. Le raffigurazioni venivano da lui ideate in rapporto agli spazi a disposizione: ampie superfici piane del soffitto ma anche vele, cupole, pennacchi, posti a un’altezza che costringevano il pittore a dipingere sull’impalcatura. L’impegno che le decorazioni ad affresco richiedevano costrinsero l’artista ad abbandonare, nel 1966, l’arte sacra in favore della pittura di cavalletto.
Nella collezione del pittore, presso le chiese in cui dipinse e in raccolte private, sono stati individuati alcuni bozzetti e studi di figura e di particolari anatomici, che documentano lo scrupoloso lavoro condotto dall’artista in preparazione degli affreschi. Si è inoltre appurato che numerosi cartoni, utilizzati per la trasposizione del disegno sull’intonaco, sono entrati a far parte di collezioni private.

Dagli articoli apparsi su giornali e riviste friulane si apprende in che modo furono accolte le opere di Tubaro dalla critica locale. L’attività di frescante fu seguita con particolare interesse da Carlo Mutinelli. L’attenzione nei confronti di Tubaro aumentò a seguito del ciclo di San Daniele: valutazioni positive e calibrate vennero espresse, in occasione della presentazione, da parte di Mutinelli stesso e Dino Virgili.

(Franca Merluzzi)


Pagina precedente Pagina successiva